Il tema: Il Muro di Frontex
di Cristina Artoni
L'Agenzia per il controllo delle frontiere ha aperto a Catania una nuova sede da dove monitora le operazioni militari e d’intelligence, inasprite ulteriormente per l'allarme terrorismo.
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Uno striscione di protesta sul lungomare di Catania
È in Sicilia, una delle storiche porte di accesso per i migranti alla "Fortezza Europa", che l'Unione europea estende e rafforza i controlli attraverso l'agenzia Frontex. Da fine settembre 2015 vengono applicate nuove procedure decise nei vertici Ue: ai nuovi arrivati nei porti siciliani la polizia, in molti casi, fa una breve intervista e poi consegna un decreto che intima di lasciare l’Italia entro sette giorni. Senza permettere di fare richiesta d’asilo e lasciando sulla strada persone che non sanno dove andare. Sono i cosiddetti “respingimenti differiti” contro il migrante considerato “economico”.
Le associazioni in difesa dei migranti che lavorano sul campo denunciano una pratica che ha già lasciato per strada centinaia di persone. Si tratta di uomini e donne provenienti da tutta l’Africa occidentale: Burkina Faso, Mali, Gambia, Senegal, Nigeria, Togo, Costa D’Avorio e Guinea.
Audio e link
Stand: 25.11.2015, 19.45 Uhr
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