Il tema L’ultimo tabù

di Cristina Giordano

Dopo un divieto durato 70 anni, torna nelle librerie tedesche il Mein Kampf a cui si attribuisce la genesi dell’ideologia nazista. Lo storico Rusconi: “Sarebbe antistorico attribuire tutto a un libro”.


Cover des Buches Mein Kampf
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Una vecchia edizione di Mein Kampf

Attenzione – sostiene Gian Enrico Rusconi, nel “Mein Kampf” non si parla di Olocausto, è più che altro un condensato di pensieri confusi e contraddittori. Quello che invece già era presente, e deve mettere in guardia è l’idea del “Volk“, della patria, che ha portato allora all’odio contro gli ebrei e oggi a quello contro gli stranieri. Lo storico germanista, pur ridimensionando il valore storico del libro scritto da Adolf Hitler, intravede in Germania ancora oggi una latente e preoccupante xenofobia.


I diritti del “Mein Kampf” erano detenuti fino ad oggi dal Land della Baviera, ma cesseranno il prossimo 31 dicembre, a 70 anni dalla morte dell’autore. Dopo un lungo divieto, la Germania rompe dunque un tabù, il libro a cui si attribuisce la genesi dell’ideologia nazista, torna per la prima volta nelle librerie tedesche con un’edizione curata da un gruppo di storici dell’Istituto di Storia Contemporanea di Monaco. La nuova pubblicazione, dopo un lavoro che è durato diversi anni, uscirà l’8 gennaio, ed è accompagnata da 3500 note critiche per definire senza fraintendimenti il contesto. La ministra dell’istruzione Johanna Wanka (Cdu) ha proposto di introdurlo nelle scuole.


Stand: 29.12.2015, 19.35 Uhr