Quelli sul palco: Kachupa
di Tiziana Caravante
Sono in quattro e si fanno chiamare come un piatto dell’isola di Capo Verde, sono i Kachupa, band piemontese che nasce dalla strada e che di strada ne sta facendo tanta.
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La cover del singolo "Finché ce n'è"
All’inizio c’era un piccolo carretto sul quale il batterista suonava cassa e pentole e il resto della band suonava intorno alla carovana! Questo carretto magico ha fatto vendere ai Kachupa circa 6000 CD in Italia e Francia. Dopo questa fortunata esperienza i quattro musicisti decidono di entrare in uno studio di registrazione e fare un disco vero che è subito un successo. Vengono notati da Eugenio Bennato, Vinicio Capossela e tanti altri fino a suonare alla “Notte della Taranta 2010” come vincitori del concorso “Note per la notte”. Nel 2014 segue il concertone del 1° maggio e il loro brano “Siamo tutti africani” li fa diventare ambasciatori di Slow Food e del progetto “Diecimila orti in Africa”.
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Il gruppo al completo
È di pochi giorni fa la notizia del premio che i Kachupa hanno vinto a Gatteo Mare. Il gruppo folk è stato premiato per la miglior rielaborazione di “Romagna mia” lo storico pezzo di Raoul Casadei all’interno del contest “Nuova Romagna Mia 2.0”! Una band che sa sorprendere e che continuerà a farlo, un nuovo treno Kachupa è pronto per partire, in autunno è prevista l’uscita del nuovo disco che sarà un miscuglio unico e divertente di musica e magia! Tiziana Caravante ha intervistato Davide Borra, voce e fisarmonica dei Kachupa e gli ha chiesto perché hanno deciso di chiamarsi come il famoso zuppa di verdura, frutta, legumi, cereali e pesce di Capo Verde.
Stand: 09.07.2015, 19.00 Uhr
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