Il tema L'accordo della speranza

di Enzo Savignano

Si è svolta a Roma la conferenza sulla Libia. Diciassette Paesi e quattro organizzazioni internazionali hanno formalizzato il sostegno per il governo di unità nazionale


John Kerry, Paolo Gentiloni und Martin Kobler
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John Kerry, Paolo Gentiloni e Martin Kobler

Il documento dimostra l'importanza, non solo locale, che avrebbe un esecutivo unificato e stabile, ponendo fine alla doppia leadership di Tripoli e Tobruk. Il testo, tra le altre cose, chiede "un cessate-il-fuoco immediato e completo in ogni parte della Libia" e si prevede la possibilità di attivare corridoi umanitari, specie a Bengasi. Alla conferenza, promossa dal ministro degli esteri italiano, Paolo Gentiloni, e dal segretario di stato USA John Kerry, hanno partecipato i ministri degli esteri dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, i delegati dell’Unione europea, i rappresentanti di Nazioni Unite e dei paesi regionali coinvolti, come Egitto, Turchia ed Emirati Arabi Uniti. Presente anche una delegazione libica con rappresentanti dei due parlamenti. L'esperto di conflitti internazionali, Alessandro Politi, ha analizzato per noi i risultati della internazionale sulla Libia.


Stand: 14.12.2015, 19.50 Uhr