Il tema: Miracolo Riace
di Marina Collaci
Dal 1998 il piccolo borgo calabrese ospita rifugiati provenienti da ogni parte del mondo ed è diventato un esempio in Europa per la sua politica di accoglienza.
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Un murale a Riace
Approfondimenti
Se si passeggia fra le stradine della piccola Riace, un borgo sulle colline del sud della Calabria, è naturale incontrare persone provenienti da diverse parti del mondo: afgani, curdi, ghanesi, eritrei. Non vivono assiepati in quartieri ghetto, ma abitano le case di paese. Nelle piccole botteghe artigiane lavorano ragazze calabresi insieme a signore eritree, curde egiziane mettendo a frutto antiche sapienze e nuova creatività. In questo paese della Magna Grecia, noto nel mondo per il ritrovamento dei due bronzi nelle acque del suo mar jonico, è rimasto indelebile l’insegnamento di Omero: in ogni viandante può nascondersi un dio.
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Imparare nuovi mestieri, insegnare le proprie tradizioni
Con spirito di iniziativa l’insegnante Mimmo Lucano, oggi sindaco di Riace, ha aperto le porte delle case vuote dei tanti calabresi emigrati all’estero per accogliere le persone in fuga . Ed il paese che era abbandonato è rinato a nuova vita. Un bel miracolo forse opera dei due santi patroni di Riace: i due medici Cosma e Damiano, protettori dei malati e degli stranieri, essi stessi arrivarono in Italia dalla Siria a bordo di un barcone.
Stand: 27.10.2015, 19.15 Uhr
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