Italmondo: A Duisburg, 8 anni dopo
di Cristina Giordano
Oggi la gente sembra aver rimosso la strage di Ferragosto. Ma per le strade della città si respira la paura, mentre la 'ndrangheta è tornata a fare affari.
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Una foto d'archivio
Nella notte di Ferragosto di otto anni fa, a Duisburg si consumava l'ultimo atto della faida di San Luca, iniziata nel 1991 e che ha scatenato una guerra di sangue tra i clan Pelle-Vottari e Nirta-Strangio. Oggi a Duisburg sembra che la gente abbia rimosso e che non voglia più ricordare l'esecuzione di Tommaso Venturi, Francesco e Marco Pergola, Marco Marmo, Francesco Giorgio e Sebastiano Strangio.
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Il ristorante oggi
Archiviata la strage, oggi la 'ndrangheta è tornata a fare affari. Con il traffico di cocaina, e soprattutto con investimenti immobiliari o nella ristorazione a Duisburg, ma non solo. Attività tutte legali, perché la polizia tedesca, ostacolata da leggi garantiste, non riesce a dimostrare che il denaro proviene da fonti illecite.
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Una targa ricorda la strage
A Duisburg otto anni dopo, quando si fa riferimento all' 'ndrangheta, si respira paura e solo sotto anonimato qualcuno racconta di strani movimenti di gente riconducibile ai clan, sparita subito dopo la strage, e ricomparsa una volta calmatesi le acque. O mai più tornata. Ad oggi solo Giovanni Strangio è stato condannato all'ergastolo come uno dei killer del commando. Mancano ancora i nomi degli altri sicari, mentre Sebastiano Nirta, fino ad ora sospettato, è stato recentemente assolto dall'accusa di omicidio.
Audio e link
Stand: 14.08.2015, 19.42 Uhr
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