Pagine scelte: Non luogo a procedere
di Cristina Giordano
Un libro che racconta l'ossessione della guerra di un professore triestino, realmente esistito. Claudio Magris ci parla del suo ultimo romanzo. La seconda parte dell'intervista.
-
Bild 1 vergrößern
+
La copertina di "Non luogo a procedere"
È l'ultima fatica letteraria di Claudio Magris, un romanzo che ha visto lo scrittore triestino impegnato nella stesura per ben cinque anni. Si intitola "Non luogo a procedere" (Garzanti) e ruota attorno alla figura di un professore di Trieste che sogna di edificare un museo nel quale vengano raccolti tutti i cimeli delle guerre, vicine e lontane.
Una storia ispirata a un personaggio realmente esistito, morto nel 1974 in un incendio probabilmente doloso, mentre dormiva in una bara di legno, immersa tra gli oggetti custoditi nel suo magazzino. Accanto a questa vicenda si snoda anche il racconto di Luisa, giovane donna che si ritrova in mano i taccuini di questo professore, incaricata di portare avanti il suo sogno, figlia di una ebrea triestina coinvolta nella strage nazista dimenticata della Risiera.
-
Bild 2 vergrößern
+
Lo scrittore Claudio Magris
Ma il museo diventa una sorta di Bibbia storica, in cui ogni arma come una sorta di lampada di Aladino racconta la sua storia, la storia di chi l'ha imbracciata e della guerra che ha vissuto. Storie che si incastrano l'una nell'altra, come se fossero incredibili matrioske.
Audio e link
Stand: 08.01.2016, 19.40 Uhr
Seite teilen
Über Social Media