Pagine scelte: Il regno degli amici
di Cristina Giordano
L’estate del 1982 per un gruppo di amici coincide con la fine dell’età dell’innocenza e l’inizio improvviso della maturità. L’ultimo e intenso romanzo di Raul Montanari.
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Un inno all'adolescenza
„Poi quando il futuro è arrivato, ho scoperto che la felicità vera era quella che avevo vissuto allora. Avevo scambiato l’esecuzione per i preparativi: quella a cui avevo assistito a 15 anni non era la prova d’orchestra. Era già il concerto”. Demo, protagonista e narratore della storia, rivive la stagione irripetibile dell’adolescenza, stretto tra la sua inadeguatezza e la voglia di sentirsi “giustiziere di Dio”, in compagnia dei suoi amici: Fabiano, Elia, detto il “profeta” e Rick Velardi, personaggio presente in altri romanzi dell’autore. L’estate del 1982 per Demo e per i suoi amici sarà memorabile, perché in una casa abbandonata sulla sponda del naviglio della Martesana, alla periferia nord di Milano, per loro si sancirà la fine dell’età dell’innocenza e la sterzata verso un’improvvisa maturità.
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Lo scrittore Raul Montanari
In questa casa ribattezzata “Il regno degli amici”, vivranno la trasgressione, la scoperta dell’eros e dell’amore, con l’entrata in scena di Valli, ragazzina che vive con la madre in un camper. E poi, la svolta drammatica e niente sarà più come prima, compresa l’amicizia che dice addio alla fase dell’idealizzazione per lasciare spazio a delusione e a rassegnazione, come racconta a Cristina Giordano l’autore Raul Montanari. Raul Montanari, scrittore e traduttore, è il padre del post-noir, in cui il crimine e le indagini hanno solo un ruolo funzionale alla drammaturgia della storia, come in questa ultima sua opera, “Il regno degli amici” (Einaudi).
Stand: 04.06.2015, 19.40 Uhr
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