Pagine scelte: Gli anni al contrario
di Cristina Giordano
Due giovani messinesi trascinati dall’idealismo del movimento del 77, delusi e risucchiati da una vita che non era quella sognata. L’autrice Nadia Terranova: “La mia generazione ha fallito più di loro”.
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"Gli anni al contrario" edito da Einaudi
„Quando penso agli anni trascorsi mi sembra siano andati tutti al contrario. Abbiamo avuto una casa, una figlia, una laurea senza sapere cosa farcene, e ora che lo sappiamo ci stiamo già dividendo le briciole”. Così descrive Aurora Silini, protagonista del romanzo insieme a Giovanni Santatorre, gli “anni al contrario”. Anni di sconfitte e fallimenti. Anni in cui questi due giovani studenti messinesi, trascinati da un idealismo in cui forse non credono veramente, perdono di vista i loro stessi desideri. Vengono risucchiati da un matrimonio avvenuto troppo in fretta, un figlia, Mara, che cresce nell’assenza di un padre, troppo occupato a bucarsi di eroina, “consolazione materna” alla delusione di non essere diventato un eroe della contestazione. Aurora invece vorrebbe un lavoro soddisfacente in università, una famiglia tranquilla.
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L'autrice Nadia Terranova
“Gli anni al contrario” (Einaudi) è un romanzo di formazione, in cui si alternano temi importanti: lotte politiche, crisi esistenziali, solitudine, amari conflitti familiari, droga e Aids. Una storia ambiziosa, asciutta ed essenziale nella narrazione. Nadia Terranova è nata a Messina, scrittrice di libri per ragazzi, con “Gli anni al contrario” esordisce nella letteratura per adulti. Sul suo blog l’autrice scrive: “Nel 1992 avevo quattordici anni, la Lega Nord faceva il suo chiassoso ingresso in politica e nella mia libreria di riferimento comparve un manifesto dove c’erano Leonardo Sciascia e Gesualdo Bufalino che rispondevano con un bicchiere di vino: ‘I terroni, pur di non lavorare, scrivono”. Ed è così che Nadia Terranova ha seguito il loro sarcastico invito.
Stand: 07.05.2015, 19.45 Uhr
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