Quelli sul palco: Le parole di Mogol
di Daniela Nosari
Mogol è considerato il più importante autore italiano di canzoni. Con lui abbiamo parlato di onestà, musica italiana, Battisti e di quello che può insegnare ai giovani.
-
Bild 1 vergrößern
+
Giulio Rapetti Mogol
"Il mio mestiere è vivere la vita": è solo una delle frasi di Mogol ormai entrate nella storia della musica e della cultura italiana. Ed è il titolo dell'incontro con Mogol organizzato dall'Istituto italiano di cultura di Amburgo nell'ambito della XV Settimana della lingua italiana nel mondo. Mogol è noto soprattutto per la lunga collaborazione con Lucio Battisti - suoi sono i testi per esempio di "Emozioni" o "Pensieri e parole" - ma sono moltissimi altri i cantanti che hanno interpretato i suoi pensieri: dai Dik dik a Bobby Solo ("Una lacrima sul viso"), da Gianni Bella a Riccardo Cocciante. Ma da Giulio Rapetti Mogol Francesca Montinaro ha voluto sapere molto di più. Ad esempio che cosa insegna ai nuovi talenti nella scuola che ha fondato, il Centro Europeo di Toscolano (CET). Prima di tutto: niente pudori e grande sincerità. E perché non è giusto chiamarlo "paroliere".
Stand: 05.11.2015, 19.40 Uhr
Seite teilen
Über Social Media