Terra mia: 60 anni fa, gli accordi bilaterali
di Mimmo Sambuco
L'intesa del 1955 per l'acquisizione di manodopera italiana in Germania diede il via a un grande esodo di lavoratori italiani verso le fabbriche e le miniere tedesche.
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Il ministro dell'Economia tedesco Anton Storch e il ministro degli Esteri italiano Gaetano Martino.
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È una migrazione rotatoria, stagionale, quella che sanciscono gli accordi firmati a Roma dai rappresentanti del governo italiano e tedesco il 20 dicembre 1955. Sono le istituzioni tedesche, in base alle esigenze congiunturali della loro economia, a decidere quali e quante persone possono venire a lavorare in Germania per un periodo di tempo determinato.
L'accordo italo-tedesco è stato il primo
Questi accordi bilaterali tra l'Italia e la Germania sono i primi; la Germania ne stipulerà poi altri con la Grecia, la Spagna, la Turchia, il Portogallo e la Jugoslavia. E aprono la strada al contributo che i lavoratori stranieri daranno al miracolo economico in Germania, rappresentano quindi una tappa importante nel lungo percorso verso l'integrazione economica europea.
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Stand: 15.12.2015, 17.30 Uhr
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