A tu per tu La moda di scarto

di Cristina Giordano

Potrebbe essere il cappotto del futuro: realizzato con gli scarti delle industrie tessili. È l’idea di Camilla Carrara, terzo posto al „RecyclingDesignpreis“.


Camilla Carrara
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Camilla Carrara

Faden
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Fibre riciclate

Si possono produrre giacche e cappotti, recuperando gli scarti delle aziende tessili? Secondo Camilla Carrara, la risposta è sì. La giovane ventiquattrenne milanese, è fresca di un master in moda ecosostenibile alla Esmod Berlin, una delle poche scuole di specializzazione ad offrire questo perfezionamento. Con il progetto di fine corso „Zerrobarracento“, Camilla Carrara ha convinto non solo i suoi insegnanti, ma anche la giuria del „RecyclingDesignpreis“ aggiudicandosi il terzo posto nell’ambito del riconoscimento che premia idee ecocompatibili da integrare nella nostra vita quotidiana, e che potrebbero stravolgere positivamente il nostro futuro.


L’idea di Camilla Carrara è quella di recuperare i fili dei tessuti, scartati durante le prime fasi di lavorazione e riutilizzarli per produrre una nuova filatura. Il progetto è stato testato grazie alla collaborazione di aziende tessili del Biellese, un modo come un altro per riportare l’attenzione della moda sull’ecosostenibilità, e far ripartire un settore in crisi. Il progetto „Zerrobarracento“ è in mostra al Marta Herford Museum, fino al primo di novembre. Ha parlato con lei in collegamento da Berlino Giusi Valentini.


Stand: 23.09.2015, 19.26 Uhr