A tu per tu: Le ali della speranza
di Elisabetta Gaddoni
L’artista veneziano Michele Tombolini realizzerà a Berlino un murale interattivo sul problema dell’abuso e del traffico dei minori.
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Michele Tombolini con il figlio Giosuè
Michele Tombolini, artista veneziano appena approdato a Berlino con moglie e figlio al seguito, inaugura la sua permanenza nella capitale con un’opera molto particolare: un murale interattivo che realizzerà sulla parete di un palazzo del quartiere di Friedrichshain. L’enorme immagine, dal titolo “Butterfly”, raffigurerà una bambina senza braccia, ma con grandi ali blu elettrico, simbolo di bellezza, fantasia e libertà, ma anche di vulnerabilità. Invece dei colori Michele userà degli adesivi, 27 enormi sticker che verranno applicati alla parete come un puzzle. “Butterfly” sarà un murale ‘a realtà aumentata’, una nuova modalità che rende fruibile l’opera a livello virtuale e tridimensionale attraverso smartphone e tablet.
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Il progetto del murale
Scaricando una app gratuita e inquadrando il murale appariranno altri contenuti, che saranno sempre attualizzati e includeranno anche commenti e contributi dei visitatori. Questo incontro di arte visiva e tecnologia, che Michele ha sviluppato insieme a Diego Loreggian della ditta DNA Cultura, si propone di riportare l’attenzione pubblica sul drammatico problema del traffico e l’abuso dei minori nel mondo, specialmente nelle regioni turistiche. “Butterfly” fa parte del progetto “Indelible Marks”, nato dalla collaborazione fra Michele e l’Associazione ECPAT (End Child Prostitution in Asian Tourism) onlus Italia, l’organizzazione no profit che da 25 anni si occupa della protezione dei minori dalla prostituzione, dal turismo sessuale e dalla pedopornografia in più di 70 paesi nel mondo.
Stand: 27.08.2015, 19.45 Uhr
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