Quelli sul palco Qualità ma senza star

di Elisa Esposito

La decima edizione della festa del cinema di Roma ha visto un red carpet per lo più deserto con pochi divi internazionali ma una selezione di film di qualità più alta rispetto al passato.


Das Filmfest in Rom - Monica Bellucci
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Monica Bellucci, una delle poche star presenti a Roma

"Le emozioni si provano al buio nelle sale, non davanti al tappeto rosso". Lo aveva detto Antonio Monda, direttore artistico del festival internazionale del film di Roma, e così è stato: niente madrina, no giurie e concorsi, sarà consegnato solo il premio del pubblico al film più votato dagli spettatori in sala. Per i numeri e i bilanci dobbiamo aspettare la giornata conclusiva, domani, certo è che non ci sono stati "bagni di folla" di fan e curiosi che avevano caratterizzato alcune giornate degli anni passati. Secondo i critici però questa edizione della Festa del cinema è caratterizzata da una qualità superiore dei film selezionati. Tra le pellicole più apprezzate "Land of mine", produzione danese e tedesca che arriverà nei cinema in Germania a febbraio e che racconta un crimine di guerra, come dice nel servizio l'attore protagonista Roland Moller.


Alta qualità anche tra i film italiani con "Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti e "Alaska" di Claudio Cupellini. Entrambi, pur con stili e trame completamente diversi, sono delle favole metropolitane che raccontano storie di giovani ai margini della società. Nel servizio i commenti degli attori protagonisti Claudio Santamaria e Elio Germano. La forza della Festa del cinema sono stati però gli incontri del pubblico con attori, registi e personaggi dello spettacolo. Tra loro anche il premio Oscar Paolo Sorrentino che ha rivelato qualche dettaglio del film per la tv "The joung Pope" che sta girando in questi giorni a Roma.


Stand: 23.10.2015, 19.36 Uhr