Speciale Dai "Gastarbeiter" alla fuga dei cervelli

Il 20 dicembre 2015 ricorre il sessantesimo anniversario dell'accordo bilaterale italo-tedesco che aprì le porte della Germania a centinaia di migliaia di Gastarbeiter. Una trasmissione speciale con tante storie, da quelle dei primi arrivati a quelle dei nuovi.


Era il 1955. Il 20 dicembre, l’Italia e la Germania firmavano un accordo di reclutamento e collocamento di mano d’opera italiana nella Repubblica federale. Era l’inizio dell’immigrazione dei Gastarbeiter. Oggi, 60 anni dopo, il movimento migratorio dallo Stivale verso la Germania non solo non si è fermato, ma vive una vera e propria nuova ondata.


60 Jahre Gastarbeiter - Veranstaltung im Domforum Köln
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La presentatrice Claudia D'Avino con Chiara Leonardi (Italia Altrove) e Rita Marcon-Grothausmann (VDIG)

Cosa è cambiato da allora? Chi sono i nuovi migranti italiani e cosa cercano? Questo il tema della serata del 15 dicembre, al Domforum di Colonia in presenza di alcuni rappresentanti dei cosiddetti "Gastarbeiter" di allora, dei nuovi arrivati e di alcune voci istituzionali della sempre più ampia comunità italiana del Nordreno-Vestfalia.

Giulio Galoppo ha raccontato a Luciana Caglioti com'è andata la serata, presentando alcuni protagonisti della nuova migrazione italiana in Germania.


La serata è stata organizzata da Radio Colonia e Funkhaus Europa in collaborazione con il Comites di Colonia e la Federazione delle associazioni italo-tedesche in Germania.

Tutto cominciò nel 1955


Wirtschaftsminister Deutschlands und  italienischer Außenminister 1955
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Il ministro dell'Economia tedesco Anton Storch e il ministro degli Esteri italiano Gaetano Martino.

L'intesa del 1955 per l'acquisizione di manodopera italiana in Germania darà il via a un grande esodo di lavoratori italiani verso le fabbriche e le miniere tedesche.

È una migrazione rotatoria, stagionale, quella che sanciscono gli accordi firmati a Roma dai rappresentanti del governo italiano e tedesco il 20 dicembre 1955. Sono le istituzioni tedesche, in base alle esigenze congiunturali della loro economia, a decidere quali e quante persone possono venire a lavorare in Germania per un periodo di tempo determinato.

L'accordo italo-tedesco è stato il primo


Questi accordi bilaterali tra l'Italia e la Germania sono i primi; la Germania ne stipulerà poi altri con la Grecia, la Spagna, la Turchia, il Portogallo e la Jugoslavia. E aprono la strada al contributo che i lavoratori stranieri daranno al miracolo economico in Germania, rappresentano quindi una tappa importante nel lungo percorso verso l'integrazione economica europea.

Il servizio di Mimmo Sambuco ricostruisce la storia degli accordi e il loro significato nei rapporti fra Italia e Germania.

Uno dei primi: Luigi Gallinaro


Porträt von Luigi Gallinaro, italienischem Gastarbeiter
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Luigi Gallinaro all'inizio della sua vita in Germania

Caparbio e deciso a voler allargare i propri orizzonti, Luigi Gallinaro lascia Sessa Aurunca, in provincia di Caserta, all'età di 22 anni, era il 1957. Nella valigia porta con sé una gran voglia di fare nuove esperienze.

Oggi ha 80 anni e ha raccontato la sua storia, la sua nuova vita, al microfono di Luciana Mella.

Da bracciante agricolo a interprete


La sua è una famiglia contadina, che vive dei prodotti della terra. Lui, dopo la scuola, aiuta il padre nella campagna e la sera va a bottega ad imparare la professione di barbiere. Quel viaggio in Germania gli cambia la vita. Come prima destinazione l'uffico di collocamento tedesco lo assegna ad un'azienda agricola a Mosbach, nel Baden-Württemberg.

Ma nel Baden-Württemberg Luigi rimane molto poco: insoddisfatto delle condizioni di lavoro si trasferisce prima vicino a Göppingen e, nel 1960, si sposta a Celle nella Bassa Sassonia. Nell'autunno dello stesso anno si trova ad Hannover, dove viene assunto alla Volkswagen, prima come operaio e poi come interprete ed assistente per i lavoratori italiani.

Le passioni di Luigi, al servizio della comunità

Una carriera che durerà fino all'età della pensione, nel 1995. Fuori dalla fabbrica Luigi Gallinaro si dà molto da fare: fonda un'associazione sportiva calcistica, la Pro Patria di Hannover, mette in piedi il primo Coordinamento Consolare per gli italiani, oggi conosciuto come Com.It.Es, e crea l'associazione Club Italia Anni 50.

L'emigrazione continua


Maria und Stefano
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Stefano e Maria rappresentano una parte della nuova migrazione

La Germania continua ad attirare italiani, anche se in diversi settori rispetto a 60 anni fa. Ad esempio cerca sempre più infermieri, anche all'estero. Stefano e Maria sono partiti quest'estate per Colonia con un contratto in tasca e senza conoscere una parola di tedesco. Cristina Giordano li accompagna in questa nuova vita con un reportage multimediale, in italiano e in tedesco, e alcune puntate sonore.



Stand: 15.12.2015, 17.30 Uhr