Speciale Expo 2015

di Cristina Giordano

Come vanno i cantieri per lo smantellamento dell'Expo di Milano? Abbiamo potuto dare uno sguardo esclusivo fra i padiglioni e osservato che, due mesi dopo la chiusura, i lavori vanno a rilento. Un'eccezione vale per il padiglione della Germania. Nel nostro dossier su Expo trovate inoltre tutti gli approfondimenti con cui abbiamo seguito l'esposizione universale e una galleria fotografica con un assaggio dei padiglioni più belli.


Baustelle auf dem Expogelände
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La demolizione del padiglione della Bielorussia

Expo toglie le tende (02.12.2015)


Lungo tutto il decumano di Rho-Pero sono scomparsi i milioni di visitatori, per lasciar spazio ai (pochi, a dir la verità) operai impegnati nello smantellamento. I padiglioni di Expo sono stati in gran parte svuotati, ma i lavori sembra vadano a rilento, se si pensa che entro la prossima primavera i fazzoletti di terreno di ogni padiglione dovranno essere restituiti intonsi, così come sono stati ricevuti. A un mese dalla chiusura, è invece a buon punto la demolizione del padiglione tedesco “Field fo Ideas”, tra i più visitati e premiato dal Bureau International des Expositions (Bie) per la miglior rappresentazione tematica.


L’attenzione all’ambiente è un filo rosso che ha segnato tutto il progetto tedesco, e che trova spazio anche nello smantellamento: “Il 99% dell’’intero padiglione" – dice Claus Kruppa, responsabile dei lavori, "verrà riciclato”. Legno, acciaio, cemento, plastica verranno fusi, sbriciolati e troveranno un altro utilizzo. Ancora incerta però la destinazione dell’area: 1,1 milione di metri quadrati, metà da riconvertire in parco e metà, molto probabilmente ospiterà una città della conoscenza – come ci racconta Luciano Pilotti, presidente di Arexpo.

Nel servizio anche l'opinione di Gianni Barbacetto, giornalista che ha seguito da vicino tutto il percorso Expo e che parla dei terreni alla base di tutto.

Uno sguardo dentro Expo (28.08.2015)

Le fotografie di Cristina Giordano offrono uno sguardo ravvicinato ai padiglioni dell'Expo. Dal padiglione tedesco ricco di verde ai messaggi contro lo spreco alimentare della Svizzera, dagli specchi artistici del "Vivaio Italia", conosciuto come "Palazzo Italia", alle affascinanti immagini e installazioni di alcuni padiglioni asiatici.


Lo sprint finale di Expo2015 (22.09.2015)

Partita in sordina l'esposizione universale sta finalmente registrando un boom di presenze. E si parla già di "dopo" Expo. Padiglioni affollatissimi, dove la gente si muove fra gli originali padiglioni e mangia, è questa la fotografia di Expo2015 nelle ultime settimane. In fondo il tema dell'esposizione universale di Milano è l'alimentazione, e quindi mangiare non è fuori luogo.


Besucher bei Expo2015
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Giorni di grande affollamento all'Expo di Milano

Gli occhi del mondo su Milano (01.05.2015)


Palazzo Italia "Botticelli"
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La Venere nella sala degli specchi di "Palazzo Italia"

E alla fine il grande giorno è arrivato. Lasciate alle spalle le polemiche sugli scandali di corruzione e mafia, che negli ultimi mesi hanno visto in manette almeno sette tra imprenditori e politici coinvolti nella realizzazione dell'evento, l'Expo milanese è partita oggi. Lo sprint finale per finire i padiglioni in tempo sembra essere (parzialmente) riuscito. Anche se Palazzo Italia, il padiglione italiano, contestato proprio per i ritardi nella realizzazione, ha aperto le porte ai visitatori solo nel pomeriggio, segno che anche qui si è lavorato fino all'ultimo minuto. Al suo interno, i racconti interattivi dei giovani italiani che tentano di cambiare l'Italia con progetti ecosostenibili. E stanze di specchi che teletrasportano il visitatore nel bel mezzo delle bellezze artistiche e paesaggistiche italiane, dalle coste siciliane alla Venere di Botticelli.


Il padiglione tedesco è invece dedicato alle "idee" e si presenta come un museo interattivo, nel quale i visitatori con in mano il "sideboard", una sorta di tablet in cartone, possono interagire e conoscere quali sono i progetti ecosostenibili tedeschi più interessanti. Clou dell'esibizione tedesca è uno show che li catapulta nel centro della natura - osservati da due grandi occhi di un'ape. Durante la cerimonia d'apertura di questa mattina, chi si è avvicendato sul palco, dal commissario generale di Expo Giuseppe Sala, al sindaco di Milano Giuliano Pisapia e non in ultimo Matteo Renzi, ha tenuto a rispondere alle ultime tensioni, con un: "Ce l'abbiamo fatta". E così, almeno, pare. Ma a Milano, le tute nere, infiltratesi nel corte "No Expo", hanno devastato il centro.

Expo (in)sostenibile? (17.04.2015)

"Nutrire il pianeta. Energia per la vita". Questo è il tema di Expo 2015. Ma come verrà affrontato?


Die Expo Gate am Castello Sforzesco in Mailand
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L'Expo Gate di piazza Castello a Milano

Saranno 145 i paesi partecipanti alla manifestazione: 53 i padiglioni nazionali (compreso il Padiglione Italia, il più imponente), mentre tutti gli altri verranno accolti nei cosiddetti "cluster", nove spazi tematici che raggruppano i paesi in base ai prodotti tipici e alla loro storia alimentare: dal caffè al riso, dai legumi alla frutta. Il tema "Nutrire il pianeta. Energia per la vita" è stato fondamentale per la vittoria di Milano su Smirne, nel 2007. E oggi, più che mai, è diventata la sfida del futuro, visto che secondo i dati Fao, nel 2050 il nostro pianeta sarà abitato da nove miliardi di persone, ma le risorse sono estremamente ridotte.


Dal collettivo "No expo" e dalle associazioni ambientaliste arriva però una pioggia di critiche, per la scelta di grosse multinazionali come sponsor (tra queste McDonald's e Nestlè) e per lo spazio dato a Slow food e a Eataly, ambasciatori di una cucina elitaria e non propriamente rivolta ai paesi in via di sviluppo.

Milano in trasformazione (01.04.2015)

Manca un mese all'inaugurazione dell’Expo e siamo andati a fare un giro per Milano, tra cantieri, nuove costruzioni e opere che hanno trasformato il volto della città.


Expo 2015
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L'albero della vita, uno dei simboli di Expo

Nel corso dell'ultimo anno e mezzo il volto urbanistico di Milano è fortemente cambiato. Sia per le opere direttamente connesse all'Esposizione universale (dall'Expo Gate di piazza Castello, al polo espositivo di Rho), che per il proliferare di grattacieli (come nella zona di Porta Genova), costruzioni e cantieri in e fuori città, come le autostrade Brebemi (Brescia-Bergamo-Milano) e Pedemontana. Progetti datati, e che "grazie" all'Expo hanno subito un'accelerazione, tra questi anche la bonifica e la riqualifica della Darsena, l'antico porto milanese.


Il progetto è stato inglobato nelle "Vie d’acqua", fiore all'occhiello del Masterplan con cui Milano ha vinto l'assegnazione della manifestazione. In un reportage raccontiamo i principali cambiamenti della città, interpellando l'assessore all'urbanistica e vicesindaco di Milano, Ada Lucia De Cesaris (Pd), attivisti del comitato "No expo" e i cittadini.

Affare Expo (01.05.2014)

Scandali con giri di tangenti, rischi di infiltrazioni mafiose e ritardi. A un anno esatto dall'apertura, l'esposizione universale fa tremare Milano. Ma il commissario Sala è ottimista.


Expo 2015
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Il progetto del padiglione tedesco all'Expo 2015

Conto alla rovescia per Expo 2015 che tra un anno esatto aprirà le porte ai 20 milioni di visitatori attesi a Milano tra il primo maggio e il 31 ottobre. A che punto sono i lavori dell'Esposizione universale? Siamo andati a vedere il cantiere principale, la cosiddetta Piastra Expo, l'area sulla quale sorgeranno i padiglioni degli oltre 140 paesi che hanno aderito alla manifestazione. L'area si presenta con cumuli di terra, qualche gru e ben pochi operai rispetto al progetto ciclopico.


Le aziende spremono al massimo gli operai, facendoli lavorare su due turni, anche 7 giorni su 7; dall'altro i lavoratori che consapevoli della crisi del settore edilizio, accettano condizioni al limite della legalità. "Si va al risparmio" sostiene Auro Della Verde, sindacalista Fillea/Cgil, anche nel pagamento delle guardie poste ai varchi. 1,3 miliardi di euro d'investimenti pubblici e 350mila di privati fanno gola alla criminalità organizzata, come ribadisce il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. Al microfono di Paola Fabbri il commissario governativo Giuseppe Sala racconta i ritardi ma anche le novità che aspettano i visitatori e le opportunità che offre l'Expo per rilanciare l'Italia.



Stand: 02.12.2015, 19.00 Uhr



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