Il tema Clandestini, non criminali

di Giulio Galoppo

Il Governo, su iniziativa del Guardasigilli Andrea Orlando, vuole depenalizzare il reato di clandestinità. Ce ne parla Vladimiro Polchi, giornalista esperto di temi legati all'immigrazione.


Italien will die illegale Migration entkriminalisieren
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L'afflusso di clandestini non si é mai fermato


Se si depenalizza il reato di immigrazione clandestina, introdotto con la legge Bossi-Fini nel 1998, "sarà più facile individuare e colpire i trafficanti di esseri umani": lo afferma il procuratore nazionale anti-mafia e anti-terrorismo Franco Roberti in un'intervista a Repubblica. Introdotto in Italia nel luglio del 2009, il reato di clandestinità punisce chi entra in Italia in modo illegale. Nel 2011, è arrivata la bocciatura dell'Europa: per la Corte europea di Giustizia il provvedimento rischia di ledere il rispetto dei diritti fondamentali.


Ma non è solo il veto europeo ad aver spinto il ministro Andrea Orlando ad accelerare sul decreto depenalizzante. Per il ministro, infatti, "l'introduzione del reato di immigrazione clandestina, non ha avuto alcuna funzione deterrente, com'era in verità facilmente prevedibile". Tra gli oppositori alla depenalizzazione spicca il nome di Angelino Alfano, oggi a capo del Viminale e di Ncd. Vladimiro Polchi, al microfono di Francesca Montinaro, fa notare come, di fatto, la depenalizzazione cambi poco o nulla. Il reato da penale diverrà amministrativo, così come è in Germania, Francia e Gran Bretagna. Fondamentale, tuttavia, è il messaggio politico di un tale provvedimento.


Stand: 08.01.2016, 19.41 Uhr