Il tema: Corridoi d‘umanità
di Giulio Galoppo
La Comunità di Sant'Egidio e la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia hanno annunciato l’apertura dei primi corridoi umanitari per i profughi verso l'Italia. Una novità assoluta.
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Dalla Siria a un campo profughi in Libano
Per la prima volta in Europa saranno aperti dei corridoi umanitari per salvare le vite dei migranti in fuga. Grazie all’ambiziosa iniziativa che ha visto unite la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Comunità di Sant’Egidio, si è trovata una soluzione alternativa al traffico di esseri umani e ai morti in mare.
Il 15 dicembre, insieme al Viminale ed alla Farnesina, le due promotrici hanno firmato un protocollo che prevede il rilascio di circa mille visti umanitari a migranti e richiedenti asilo in condizioni vulnerabili, ai quali se ne potrebbero aggiungere altri mille.
Profughi di diversa nazionalità e religione potranno, così, raggiungere l’Italia dal Libano, dal Marocco e, più tardi, dall’Etiopia in modo sicuro e legale, evitando di rischiare la loro vita nei viaggi verso l’Europa. Si tratta di un progetto pilota che spera di trovare risonanza e applicazione anche in altri Paesi europei, sottolinea il Segretario generale della Comunità di Sant’Egidio, Cesare Zucconi, ai microfoni di Luciana Caglioti.
Stand: 18.12.2015, 18.59 Uhr
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