Il tema: Asilo a pagamento
di Cristina Giordano
Il modello svizzero arriva anche in Danimarca: i richiedenti asilo costretti a versare il loro capitale, quando supera i 1.000 franchi. Ma è davvero così? Ai nostri microfoni Gianni D'Amato dell'Università di Neuchtâtel.
-
Bild 1 vergrößern
+
Per i migranti è prevista la confisca dei beni
In Danimarca è un provvedimento ancora in discussione, in Svizzera invece è legge. Si tratta di una misura che permette alle autorità di confiscare ai richiedenti asilo, il capitale contante in loro possesso e superiore ai 1.000 franchi (circa 900 euro), e che servirà a finanziare il soggiorno e la disbriga delle pratiche burocratiche per il diritto di asilo. Nel caso in cui si lasci il paese entro sette mesi, si avrà diritto alla restituzione. Dietro a questa misura, c’è da un lato la logica che sta alla base del welfare svizzero, ovvero che prima di accedere ai sussidi sociali, bisogna esaurire le proprie risorse finanziarie – principio che vale anche per i cittadini svizzeri. Dall’altro, la necessità di coprire i costi derivanti dalla politica d’immigrazione: chi ottiene il diritto di risiedere in Svizzera, deve infatti versare il 10% del suo reddito per un periodo di 10 anni, o fino a raggiungere un massimo di 15.000 franchi. Luciana Caglioti ne ha parlato con Gianni D’Amato del Forum delle migrazioni dell’Università di Neuchâtel.
Audio e link
Stand: 18.01.2016, 19.43 Uhr
Seite teilen
Über Social Media