Pagine scelte: Cade la terra
di Cristina Giordano
Il racconto di Estella, unica abitante di un paese ormai abbandonato, riporta in vita gli antichi abitanti. Il romanzo di Carmen Pellegrino, candidato al Campiello.
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La copertina del libro
Alento, che in realtà è il nome di un fiume che attraversa il Cilento, in questo romanzo è un paese abbarbicato sull’Appennino campano e minacciato da una frana. Una storia ispirata al vero destino di Roscigno. Così come accade nella realtà a Roscigno, situtato in provincia di Salerno, nel romanzo, anche ad Alento, a poco a poco gli abitanti si trasferiscono in un nuovo borgo più a valle ed è Estella, ex monaca che si è spogliata del suo abito, con il suo racconto, a far tornare in vita l’antica cittadina e i suoi vecchi abitanti. Tra questi, Libera Forti, costretta dalla madre a un matrimonio dal quale desidererebbe scappare.
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Carmen Pellegrino
Giacinto, il banditore guercio che sogna il “berretto gallonato” e per questo si reca da una santona per poterlo ottenere, chiedendo un miracolo. Oppure Lucia Parisi, che cresce all’ombra di un padre violento e ossessionato dalla modernità, tanto che sarà il primo in paese a chiedere l’allaccio all’elettricità. Carmen Pellegrino, scrittrice che con „Cade la terra“ (Giunti editore) è candidata al Premio Campiello, è una „abbandonologa“ - così come viene indicata dalla Treccani, che per lei ha creato questo neologismo. L’autrice campana va alla ricerca di borghi, ruderi o edifici cittadini abbandonati, e ne ricostruisce la storia. Ed è così che in qualche modo vengono conservati alcuni degli angoli più nascosti del nostro paese, come lei stessa racconta in quest’intervista a Cristina Giordano. Un recupero che in questo romanzo diventa anche linguistico, nella scelta di un linguaggio evocativo costellato di termini ormai caduti in disuso.
Stand: 02.07.2015, 19.08 Uhr
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