Il tema Morte a Parigi

di Cristina Giordano

A due giorni dagli attentati che hanno ucciso 129 persone nel cuore di Parigi, la città torna a vivere. Il racconto di alcuni testimoni. Ma cosa sappiamo dell’Isis e quali sono i suoi obiettivi? L’analisi di Loretta Napoleoni.


Kerzen, die zum Gedenken an die Opfer der IS-Anschläge in Paris aufgestellt wurden
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Candele per le vittime


“Stavamo per vedere un film, quando abbiamo sentito un rumore molto forte, sembrava un martello pneumatico. Abbiamo spento le luci, ci siamo stesi a terra e abbiamo aspettato”. È la testimonianza di Matteo Emmer, architetto italiano che con la moglie e due figlie vive nell’XI Arrondissement, proprio sopra il Caffè 'La Belle Equipe', dove venerdì sera un attentatore ha ucciso 18 persone. Qualche metro più in là, in un ristorante vicino, lavora invece Tommaso Melilli che racconta: "Un gruppo di giovani ragazze si è rifugiato proprio lì, erano agitate".

Dai siti di news Tommaso ha poi capito cosa stesse realmente succedendo, e quanto fosse vicino il pericolo. Oggi - a due giorni dagli attentati di venerdì 13 novembre, Parigi torna lentamente alla normalità. Sia Matteo Emmer che Tommaso Melilli raccontano di una lenta ripresa, la gente torna per strada per posare un fiore o una candela davanti ai luoghi degli attentati o semplicemente per scambiare due parole.

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Isis Kämpfer
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Chi finanzia lo Stato Islamico?

Chi tira le fila dell’Isis?
Il presidente francese François Hollande, oggi in una conferenza stampa ha dichiarato guerra allo Stato Islamico. La domanda è una: si è dunque passati dal terrorismo a una guerra a tutti gli effetti? “Questo è l’obiettivo dello Stato Islamico, ma è un errore lasciarsi coinvolgere in questo conflitto” sostiene ai microfoni di Giusi Valentini l’economista ed esperta di terrorismo internazionale Loretta Napoleoni. L’autrice di “Isis. Lo stato del terrore. Chi sono e cosa vogliono le milizie islamiche che minacciano il mondo” (Feltrinelli) ci spiega inoltre come si finanzia, come trova le armi e il raggio d'azione dello Stato Islamico.


Stand: 16.11.2015, 19.51 Uhr